Sono passati 17 anni da quando ho avuto i miei primi approcci con il mondo del vino che mi hanno poi portato a vincere il titolo di Miglior Sommelier del Mondo nel 2013.Anni importanti che mi hanno coinvolto in percorsi di studio, viaggi, incontri e degustazioni.
Tante degustazioni. Assaggi buoni, altri meno buoni, ma tutti significativi, importanti, decisivi per scalfire in me una personalità, vocata innanzitutto verso il rispetto di chi il vino lo produce. Senza questo rispetto, non potremmo mai trasportare il cliente ad interpretare un vino, facendogli provare le stesse emozioni che abbiamo avuto noi, la prima volta che lo abbiamo assaggiato.Ci tengo a precisare che questo libro non è l’ennesima guida. Il lettore, scorrendo le pagine, noterà anche che mancano i punteggi, anche se il titolo è esso stesso un punteggio. 99/100 sta ad indicare che la perfezione nel vino non esiste. Così come non esiste un vino migliore di un altro. Esistono numerose variabili nella produzione, così come variabili sono i luoghi da dove nascono. Così come non possiamo immaginare, di emozionarci giornalmente con lo stesso vino. Esistono giorni dove vogliamo emozionarci con un Barolo, da stappare con gli amici davanti al calore di un camino, altri dove sentiamo il bisogno di una grande bollicina da stappare in riva al mare, con la persona amata, davanti ad un tramonto. La vita è un arcobaleno di colori in continuo cambiamento, ogni giorno respiriamo profumi diversi e viviamo umori diversi. Pensate che noia vivere tutti i giorni con lo stesso colore, lo stesso profumo, lo stesso umore. E lo stesso vino.Ecco come è nata l’idea di 99/100. Note di degustazione che sono state raccolte in questi diciassette anni, fatti di vini che sono entrati a far parte della mia vita. E che senza di essi non sarebbe la stessa. Ho sentito il bisogno di raccontarli in maniera diversa, utilizzando una chiave diversa, senza vincoli di punteggio. Ho voluto dare sfogo alle emozioni che si provano quando si assaggiano, cercando di trasmetterle al lettore, dandogli la sensazione come se li avessero bevuti.Un percorso attraverso il territorio italiano, in maniera autonoma. Senza neppure seguire un percorso bio, in quanto ritengo che sia una parola spesso abusata oggi e ci sono vini di grandissima qualità, ricchi di personalità, che possono nascere da una viticoltura ragionata, dove alla base c’è il rispetto per il territorio, umano, che non ha bisogno di certificazioni. Ci sono vini di millesimi rari, alcuni che non sono più prodotti, altri che in seguito sono diventate delle pietre miliari della produzione italiana.
Il libro “99/100” è la quarta uscita, di Viatoribus (www.viatoribus.com). Un progetto editoriale indipendente nato nel 2014. Mentre le prime pubblicazioni raccontano tre territori specifici – Matera, Costa degli Etruschi e Trevi – questa è invece dedicata al vino. E’ di fatto la prima tematica, ma che vuole seguire la filosofia delle altre, ovvero dare esperienze sensoriali ed emozionali al lettore. Sono pensate con l’obiettivo di ricercare il genius loci, la ricerca e la scoperta avvengono attraverso la selezione delle realtà più autentiche ed interessanti da raccontare: luoghi e persone, artigianato e produzioni tipiche. Una selezione che non tiene conto di stelle, spighe, calici e forchette. Non ci sono classifiche ma solo la voglia di raccontare e condividere, come si fa con un amico, comunicando in modo semplice e diretto.Come gli altri volumi di Viatoribus, anche “99/100” ha un formato pratico e tascabile (12×19 cm) ed è in doppia lingua (italiano/inglese), per essere letto e usato dalla maggior parte dei viaggiatori. Non mi resta che augurarvi buona lettura e spero che alla fine di questo libro, possiate vivere ogni vostra degustazione in maniera diversa, più personale, più emozionale, seguendo quello che vi dice il vostro palato, il vostro istinto. Ed il vostro cuore.#worldbestsommelierluca martini