Le mie sensazioni di degustazione di quello che, secondo me, è il vino più rappresentativo della Maison Salon.
Champagne Salon Blanc de Blancs Le Mesnil 2002
L’annata 2002 di Salon è caratterizzata da estrema freschezza e taglienza. Gioca tutto su quello che è la precisione di uno champagne. Se in altre annate Salon si porta in larghezza di bocca, in questa annata il vino è molto tagliente e preciso, un vino che sarà proiettato in evoluzione nei prossimi 10 anni.
Olfatto croccante, dinamico e complesso dal gusto unico, dove il minerale spicca. Un vino che ancora risulta essere molto crudo. Da riassaggiare. In questa annata sono state prodotte meno bottiglie del quantitativo normale.
E adesso vediamo un po’ com’è nata Salon, maison produttrice del primo Blanc de Blancs della storia.
Questa è la storia di un grande personaggio, Eugène-Aimè.
Eugène-Aimè Salon è uno champenois che inizialmente opera con grande successo nel commercio del pellame. Nel frattempo, apprende le tecniche e i segreti dello champagne dal suo fratellastro e si appassiona al mondo del vino.
Con i guadagni della sua attività di commerciante, acquista un vigneto di circa un ettaro e mezzo a Le Mesnil e inizia a produrre uno champagne atipico, perché ottenuto solo da uve Chardonnay.
All’inizio del 1905 Aimè produce il primo champagne Blanc de Blancs millesimato – il primo della storia – solo per piacere personale. Per ottenere una quantità di prodotto significativa, Aimè si accorda con i vigneron dei comuni circostanti, circa una ventina, che gli conferiscono le uve per realizzare il suo unico e inimitabile champagne.
Dato l’enorme successo del suo vino, nel 1911 fonda la Maison Salon, situata a Mesnil-sur-Oger, comune Grand Cru della Côte des Blancs.
Aimè rimane alla guida della Maison fino al 1943, anno della sua morte.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti asportarono dalla maison quasi tutto lo stock di bottiglie. Bernard de Nonancourt, giovane membro della resistenza, fu testimone sia del furto sia del ritrovamento di alcune delle bottiglie di champagne Salon sottratte, avvenuto al Nido Delle Aquile, nella residenza alpina di Hitler sulle Alpi bavaresi.
Questi eventi segnarono la vita di Bernard. Avendo avuto l’occasione di assaggiare il millesimato 1928 durante il ritrovamento delle bottiglie, promise a se stesso che un giorno avrebbe comprato l’intera azienda capace di produrre un simile capolavoro. E così fu.
Nel 1988, grazie ai capitali della sua Maison di famiglia, la Laurent-Perrier, riuscì a comprare la storica maison.
Ad oggi Salon continua a essere una delle poche maison a produrre una sola etichetta e solo in annate eccellenti. Le uve delle annate non considerate degne della produzione del Salon millesimato vengono impiegate per produrre champagne con il marchio Delamotte, azienda “sorella” della Salon dal 1991.
Dal 1997 al timone delle due maison c’è lo champenois Didier Depond, che è riuscito a far crescere insieme entrambe le aziende.
Nelle sole annate ritenute idonee dallo chef de cave, Salon oggi produce massimo 60.000 bottiglie ogni anno da vitigni che hanno un’età variabile dai 25 ai 40 anni. Il vino fa una prima fermentazione in contenitori d’acciaio per poi rimanere sui lieviti per non meno di 10 anni nelle cantine poste sotto la maison.