Domaine J.-F. Coche-Dury

vini e cantine

Secondo molti, Coche-Dury produce i più grandi vini bianchi al mondo. Scopriamo cosa li rende così leggendari, attraverso le mie note di degustazione di un loro grande vino e la storia della cantina.

Luca-Martini_Note-degustazione

Coche-Dury Meursault-Perrières 1997

Una volta versato mostra immediatamente la sua grande evoluzione nel bicchiere, mettendo in risalto tutti i tratti distintivi di Meursault; sempre floreale, in confronto ai cugini “grassi” di Chassagne-Montrachet e ai “precisi” di Puligny Montrachet. Un floreale che gioca su fiori maturi e appassiti.

La ‘97 è un’annata fresca, un’annata che porta i vini a una leggera diluizione di frutto per quello che riguarda il palato. L’ingresso è snello, ci porta ad avere delle sensazioni minerali e salmastre. Grandissima chiusura di bocca: anche se in una annata minore, questo vino è maniacalmente perfetto.

Di grande spessore e di grande precisione, ecco come un grande produttore riesce a trovare l’equilibrio anche in annate difficili.

 

Coche-Dury Meursault-Perrieres 1997

 

Storia della Cantina

Nel 1920 Léon Coche fonda la sua azienda, il Domaine Coche a Meursault, nella Côte de Beaune, Borgogna. Fin dall’inizio produce e imbottiglia i propri vini, contemporaneamente vende anche parte delle uve ai négociant della zona.

Negli anni seguenti il figlio di Léon, Georges, continua quello che aveva iniziato il padre e prende in mano le redini dell’azienda. Successivamente anche il figlio di Georges, Jean-François, all’età di soli 14 anni, comincia ad appassionarsi all’azienda di famiglia e inizia a lavorare nei vigneti a fianco di suo padre finché, nel 1973, Jean-François diventa ufficialmente il proprietario dell’azienda.

Cinque anni dopo al nome del domaine viene aggiunto il cognome della moglie di Jean-François, e così da quel giorno la cantina prende il nome di entrambi, diventando Coche-Dury.

Il figlio di Jean-François, Raphaël, lavora a tempo pieno nell’azienda di famiglia sin dal 1999, anno in cui ha terminato gli studi di viticoltura ed enologia. Nel 2010 è diventato il vinificatore ufficiale, dopo che suo padre è andato in pensione.

Raphaël ha inoltre esteso negli ultimi anni la superficie dei vigneti, fino ad espanderla a 10 ettari e mezzo, così suddivisi: nove a Meursault e i restanti a Pommard, Monthélie, Auxey-Duresses, Puligny-Montrachet e Corton-Charlemagne.

I vitigni coltivati comprendono le varietà tipiche della Borgogna: Aligoté – anche se in quantità ridotte– e Chardonnay sono impiantati su otto ettari e crescono in alcuni tra i vigneti più prestigiosi di tutta la Regione; il Pinot Noir ricopre i restanti due ettari e mezzo.

 

Logo Coche-Dury

 

I lavori nei vigneti vengono eseguiti con grande cura e attenzione ai dettagli, probabilmente il motivo principale per cui nessuno ha potuto copiare lo stile e la qualità di Coche-Dury.

Così come nelle vigne, in cantina le operazioni di vinificazione sono di stampo tradizionale con la stessa cura per i dettagli.

Dopo una leggera pressatura, quando i sedimenti si sono depositati, i vini vengono fermentati in botte – sostituite ogni anno -. Le fecce vengono mescolate regolarmente durante i ventidue mesi di affinamento in barrique, poi il vino viene travasato due volte prima di essere imbottigliato, rigorosamente a mano, senza filtrazione.

Ad oggi il 70% delle uve raccolte vengono utilizzate dal domaine, mentre il resto viene ancora venduto, come in passato, a négociant tra cui anche Louis Latour e Louis Jadot. La produzione annua complessiva si aggira sulle 45.000 bottiglie.

I vini ottenuti sono straordinariamente freschi e intensi, con un grande potenziale di invecchiamento. L’acidità spiccata è data una vendemmia anticipata, che permette a questi vini di evolversi al meglio negli anni. Ne sono esempio Corton-Charlemagne e Meursault, vini leggendari, considerati da molti i più grandi vini bianchi al mondo.

Ora vi starete sicuramente chiedendo dove poter comprare una bottiglia di questa grande cantina. Ecco, non è impossibile, ma dovete avere un bel po’ di soldi in tasca!  La produzione è estremamente “esclusiva”

Le bottiglie infatti hanno un prezzo elevatissimo, a causa della grande speculazione che c’è dietro, ma non se si è così fortunati da acquistare direttamente dall’azienda. Questo è però praticamente impossibile, a meno che il proprio nome non sia sulla loro “lista dei privilegiati”. E il privilegio di essere su questa lista non è per molti, motivo per cui molta gente rivende le bottiglie a dei prezzi esorbitanti.

Normalmente questi pochi fortunati non hanno motivo di speculare su queste bottiglie, ma nel caso in cui dovessero farlo e venissero scoperti, stiano pur certi che saranno depennati dalla lista per sempre!

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "OK" permetti il loro utilizzo.

Chiudi